FAMIGLIA:
Equisetaceae.
NOMI COMUNI:
Rasparella, pinetta, saurin, cua d'caval, seola, brusca, cavighivolo, coa de gattu.
LA PARTE ATTIVA:
I fusti sterili
QUANDO SI RACCOGLIE:
I fusti si raccolgono in maggio - luglio, quando sono ben sviluppati, tagliandoli 5 - 10 cm al di sopra del terreno.
PROPRIETÀ:
Diuretiche, rimineralizzanti, antiinfiammatorie, vulnerarie.
PRINCIPI ATTIVI:
Silice, sali di potassio, saponoside, equisetonina, flavonoidi.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
Una delle caratteristiche fondamentali della Coda cavallina, è l'elevato contenuto in silice che ne fa una delle piante rimineralizzanti più valide ai nostri giorni. L'acido silicico avrebbe la proprietà di aumentare l'elasticità dei tessuti e di giovare alla ricostruzione dello sheletro, per cui da taluni viene proposto un trattamento a base di Coda cavallina per accelerare la guarigione dalle fratture.
Nell'ambito di un uso esterno tradizionale è impiegata nei disturbi emorroidali, per le perdite di sangue dal naso, per le varici, per i pruriti e per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola.
Per uso interno la Coda cavallina è, eminentemente diuretica ed esercita meglio la sua azione attraverso preparati alcoolici (tinture). Esercita inoltre una generica azione depurativa e astringente intestinale.
USO INTERNO
La parte aerea della pianta:
Come diuretico.
Tintura:
20 grammi in 100 ml di alcool di 20° (a macero per 8 giorni). Due - tre cucchiaini al giorno.
USO ESTERNO
La parte aerea della pianta:
Per detergere le ferite, fermare le emorragie nasali, lenire le pelli infiammate, bruciore di gola e le infiammazioni emorroidali.
Infuso:
5 grammi in 100 ml di acqua. fare lavaggi, sciacqui, gargarismi, applicare batuffoli di cotone o compresse di garza imbevuti di infuso sulle zone interessate.
USO COSMETICO
Una manciata di droga infusa nell'acqua calda del bagno è utile per le pelli rilassate e rugose.